Dis moi oui
“Dis moi oui” potrebbe definirsi l’inno all’Amore nell’accezione più elevata, quello privo di genere.
L’Amore, infatti, è rivolto universalmente all’inconoscibile.
simbolo indissolubile dell’Amore universale ed è rappresentato dal diamante che splende, inteso come icona della luce che irradia i sentimenti positivi e puri, sentimenti che risiedono nella parte più profonda dell’umanità.
“Dis moi oui”, quindi, è l’inno ad Essere Amore e la brillantezza del diamante ne suggella l’Essenza.
La luce irradiata dal diamante di “Dis moi oui”, adombra la relazione di genere basata sull’interesse reciproco e focalizza l’attenzione, elevandola, sull’Amore universale che esiste dalla nascita degli esseri umani perchè essi stessi sono Amore.
Allo stesso tempo “Dis moi oui” è una preghiera di positività in un mondo in cui il bombardamento di informazioni porta alla disinformazione satura di negatività generatrice di tristezza e infelicità.

“Dis moi oui” narra l’incontro tra un principe d’oriente e una principessa d’occidente e l’anello simboleggia il legame tra questi amanti che, dichiarandosi l’un l’altra Amore eterno, cercano di superare il confine delle differenze che poeticamente è simboleggiato dalla vita e dalla morte.
Questo legame annulla le differenze tra Oriente e Occidente grazie alla dichiarazione d’Amore, incisa all’interno dell’anello, la cui luce irradia la parte più profonda del loro cuore fino ad unirli per l’eternità, spiccando il volo verso l’infinito.
Cenni storici
L'anello di fidanzamento è un anello che viene regalato dal fidanzato alla propria fidanzata nel momento in cui propone matrimonio. Questa tradizione è presente per lo più nella cultura occidentale, mentre in altre anche l'uomo indossa un anello o questo è utilizzato anche come fede nuziale. L'anello è solitamente d'oro con gemme preziose, ad esempio diamanti, ad ornarlo e solitamente viene indossato sull'anulare sinistro, come la fede nuziale.
In passato, in molte civiltà, gli aspiranti fidanzati offrivano una mela alla ragazza scelta come dichiarazione d’amore, mentre l’anello era il dono più impegnativo, simbolo della promessa di matrimonio: per i Visigoti e i Germani, ad esempio, aveva valore di contratto nuziale.
La tradizione di regalare un diamante come anello di fidanzamento risale al 1477, quando l’Arciduca Massimiliano d’Austria donò a Maria di Borgondia un anello d’oro sovrastato da un brillante come promessa di matrimonio. Questa usanza reale è rimasta viva nei secoli e regalare un solitario è diventato quasi una tappa fissa nel cammino del matrimonio stesso.